Predicato, tradizione, riesling

La nouvelle vague di una grande regione vitivinicola

Si trova a nord dell’Alsazia, e comprende le valli dei fiumi Mosel, Saar e Ruwer. Parte dalla sorgente del fiume Mosel, nei pressi di Koblenz, e si estende a sud fino al confine con la regione del Palatinato. La geografia della region è dominata dal fiume Mosel: la Mosella si divide in Mosella Superiore, a sud, dove il fiume nasce; Mittelmosel, il cuore della regione vitivinicola, lungo le curve e le vertiginose pendenze che il fiume ha scavato nella valle, e Mosella Inferiore, a nord, dove il fiume Mosel confluisce nel Reno.

È caratterizzata da un clima continentale settentrionale, con temperature miti che anche d’estate raramente vanno molto oltre i 20 gradi. È famosa per le pendenze dei terreni su cui sorgono le vigne, e per i terreni ricchi di ardesia porosa: le migliori vigne sorgono direttamente sull’ardesia sbriciolata, senza soprassuolo..

La produzione è ampiamente dominata dal Riesling, presente su oltre il 60% della supeficie vitata. Oltre al Riesling, negli ultimi vent’anni si è iniziato anche a diffondere il Pinot Nero. Nelle zone non vocate per il Riesling, spesso veniva piantato Müller Thurgau.

L’introduzione della vinificazione naturale sta portando diversi cambiamenti, sia nella conduzione della vigna (molte aziende agricole hanno adottato la biodinamica, o alcuni dei suoi principi) sia in cantina: con l’obiettivo di mantenere lo stile della Mosella, senza quindi tradire la tradizione, ma intervenendo meno e solo quando serve.

E poi c’è chi gira pagina, esce da tutti i canoni del territorio della Mosella, e prova a fare cose completamente nuove: sono sempre di più i nuovi progetti di vinificazione che escono da tutti i canoni e ci portano a scoprire nuovi modi di interpretare la potenza di un territorio unico.