Nella storia del vino piemontese
L’Astigiano è noto per le sue dolci colline, che si estendono in un panorama di bellezza incantevole, interrotto solo da piccoli borghi e castelli. I vigneti si dispiegano su questi pendii, a un’altitudine che varia da 150 a 300 metri sul livello del mare, fornendo condizioni ideali per la coltivazione di varietà di uve come Moscato, Barbera e Dolcetto.
Il terreno della regione dell’Astigiano è un misto di argilla e sabbia su un substrato di marna, caratterizzato da buon drenaggio e da una varietà di minerali che arricchiscono il suolo. Queste caratteristiche del terreno si riflettono nei vini prodotti qui, conferendo loro un’identità unica e un gusto inconfondibile.
Il clima dell’Astigiano è di tipo continentale, con inverni freddi e umidi e estati calde e secche. L’area beneficia delle brezze fresche provenienti dai monti vicini, che temperano le temperature estive e contribuiscono ad un lento e costante processo di maturazione delle uve. Le piogge sono ben distribuite durante l’anno, assicurando un’adeguata idratazione delle viti.
La regione dell’Astigiano è notevolmente influenzata dalla presenza del fiume Tanaro, che scorre attraverso le colline e le valli, contribuendo a modellare il paesaggio e a influenzare il clima locale. I suoi affluenti e i piccoli corsi d’acqua che attraversano la regione contribuiscono a mantenere l’umidità del suolo e a influenzare positivamente il microclima dei vigneti circostanti.