Biologo di formazione, Nacho Gonzales eredita dalla nonna la sua prima vigna, “O trancado”, nella regione di Valdeorras, che diventa la casa per il suo progetto econologico.
“La Perdida” racconta di un territorio quasi perso, dimenticato, difficile da lavorare. È la caratteristica di “O Trancado” e di tutte le vigne che Nacho sceglie successivamente, per un totale di 4 ettari vitati. Le rese e la produzione totale è minima, in contrasto pieno con quello che Valdeorras, una delle DOC più antiche di Spagna, è diventata negli anni per via dell’industrializzazione.
In cantina, i contenitori scegli da Nacho sono le Tanajas, anfore di terracotta tradizionali, o botti grandi molto vecchie. Il contrasto tra l’animo sperimentale di Nacho e il suo assoluto tradizionalismo per quel che riguarda le pratiche di cantina è parte integrante del fascino dei vini e della storia di Nacho. Le varietà in vigna fanno parte della storia della regione: Palomino, Garnacha Tintorera, Godello. Mencía, Sumoll. La maggioranza delle vigne di Nacho risale all’epoca di Franco, e nessuna è monovarietale, come si faceva una volta.
