La storia, come tutte le storie, comincia da lontano: dalle prime memorie gastronomiche di Bence Szilágyi, quando i genitori portavano la famiglia al ristorante, a provare sapori sempre nuovi e diversi.
Durante il periodo dell’università (economia e scienze sociali), l’avvicinamento al mondo del vino: prima dietro il bancone di un wine bar a Budapest, poi un ristorante, poi in cantina, in un percorso di avvicinamento al vino che porta Bence, nel 2018, a fondare Barnag.
Il contatto con il mondo del vino naturale avviene lavorando in enoteche e ristoranti della capitale ungherese, ed è la scelta che Bence compie sin dal primo approccio con la produzione: l’inizio è la piccola vigna di famiglia che il padre coltivava sulll’altopiano che circonda il lago Balaton, il più grande dell’Europa continentale. Tutte le vigne sono condotte in regime biologico, e in cantina gli interventi sono minimi, guidati dell’idea di vino che Bence vuole ottenere.
Poche, pochissime bottiglie totali, declinate in diversi uvaggi che corrispondono per lo più alle vigne da cui provengono le uv
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